martedì 10 marzo 2009

ANTEPRIMA DELLA GITA CHE FAREMO A MAGGIO ALLE CASCATE DEL BUCAMANTE. COMINCIAMO AD INFORMARCI


C'era una volta
una dama di corte chiamata Odina, figlia di un dignitario incaricato del governo della Podesteria di Monfestino, innamorata di un umile pastore. A causa del loro amore, ovviamente osteggiato, decisero di gettarsi nel torrente, in un punto in cui formava una buca. Da allora quel posto si chiamò Buca degli Amanti.

Questa è la leggenda legata alle Cascate di Bucamante.

La stretta vallata del Bucamante racchiusa tra Monfestino ed il Monte Cornazzano (siamo a Serramazzoni), rappresenta uno dei più pregevoli ambienti naturali del nostro Appennino. E' da qui che nasce l'omonimo Rio che va ad alimentare il Torrente Tiepido. Il Bucamante è un luogo di particolare bellezza, meta ideale per passeggiate e brevi escursioni ecologiche alla portata di tutti ed è raggiungibile attraverso sentieri che partono da Granarolo e da Monfestino. Nel punto più infossato e fitto della vegetazione costitiuta da Aceri, Cornioli, Carpini, Maggio ciondoli e quercioli, si trovano "le cascate" ovvero alcuni salti d'acqua di media entità. Il micro clima permette lo sviluppo delle orchidee, delle peonie, dei piselli selvatici, del geranio nodoso, dell'edera e della vitalba che rende con i suoi tralci o "liane" ancora più imprevedibile la boscaglia. (nelle foto le cascate gelate in inverno)














Fra qualche settimana altre informazioni e altre foto.
Post ideato dalla nostra socia Luisa.


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