C'era una volta una dama di corte chiamata Odina, figlia di un dignitario incaricato del governo della Podesteria di Monfestino, innamorata di un umile pastore. A causa del loro amore, ovviamente osteggiato, decisero di gettarsi nel torrente, in un punto in cui formava una buca. Da allora quel posto si chiamò Buca degli Amanti.
Questa è la leggenda legata alle Cascate di Bucamante.
La stretta vallata del Bucamante racchiusa tra Monfestino ed il Monte Cornazzano (siamo a Serramazzoni), rappresenta uno dei più pregevoli ambienti naturali del nostro Appennino. E' da qui che nasce l'omonimo Rio che va ad alimentare il Torrente Tiepido. Il Bucamante è un luogo di particolare bellezza, meta ideale per passeggiate e brevi escursioni ecologiche alla portata di tutti ed è raggiungibile attraverso sentieri che partono da Granarolo e da Monfestino. Nel punto più infossato e fitto della vegetazione costitiuta da Aceri, Cornioli, Carpini, Maggio ciondoli e quercioli, si trovano "le cascate" ovvero alcuni salti d'acqua di media entità. Il micro clima permette lo sviluppo delle orchidee, delle peonie, dei piselli selvatici, del geranio nodoso, dell'edera e della vitalba che rende con i suoi tralci o "liane" ancora più imprevedibile la boscaglia. (nelle foto le cascate gelate in inverno)
Fra qualche settimana altre informazioni e altre foto.
Post ideato dalla nostra socia Luisa.
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