venerdì 17 aprile 2009

IL "DIGITAL DIVIDE"


Fra poco alla Banca del Tempo inizierà il 3° corso di internet e posta elettronica. Il successo dei primi 2 corsi è testimoniato dall’aumento di soci che fruisce della posta elettronica nonché della navigazione in rete. Il vantaggio di ciò é un più facile e veloce passaggio di informazioni tra i soci della BdT (di Modena e non).

Si può dire, allora, che anche la BdT di Modena contribuisce, nel suo piccolo, ad accorciare il Digital Divide.

Ma che cos’è il DD (abbreviazione di Digital Divide)?

Cominciamo dalla definizione: “Con Digital Divide si intende il divario esistente tra chi può accedere alle nuove tecnologie (internet, personal computer) e chi no. Le cause sono ad oggi oggetto di studio, tuttavia vi è consenso nel riconoscere che condizioni economiche, di istruzione, e, in molti paesi, l’assenza di infrastrutture siano i principali motivi di esclusione.”.

A questo punto capite che il DD ha conseguenze planetarie ben più gravi di quelle che possono esistere fra i membri di un’associazione come la nostra, ma ciò non toglie che il nostro contributo sia concreto.

Vi interessa qualche notizia in più su questo fenomeno del DD?

Eccola qui.

I primi che parlarono di DD furono Al Gore e Bill Clinton quando, agli inizi degli anni ’90, intrapresero una politica di forte sviluppo e potenziamento dell’infrastruttura di internet negli Stati Uniti. Gore e Clinton, però, si riferivano soltanto al DD esistente tra le varie zone degli USA. In quegli anni internet esplode come fenomeno di massa e diventa sempre di più un mezzo di lavoro e di business: non essere connessi alla rete (o non sapere “come si fa”) significa essere relegati ai margini della società. L’amministrazione Clinton si attiva e nascono vari progetti per colmare il DD.

Con il passare del tempo la “rivoluzione internet” inizia a interessare un po’ tutto il mondo industrializzato (e non) e queste tematiche cominciano ad essere sentite anche in altri paesi, fino a raggiungere il Sud del pianeta. Per inquadrare correttamente il DD nei paesi in via di sviluppo bisognerebbe inserirlo come l’ultimo dei tanti “divide” che riguardano determinati territori: povertà, sfruttamento delle risorse ad opera delle multinazionali, mancanza di energia elettrica, problemi politici, mancanza di istruzione, degrado.

Il Italia il DD si manifesta nell’analfabetismo in materia di nuove tecnologie e nell’esclusione di milioni di cittadini dal collegamento veloce garantito dalla banda larga (la cosiddetta ADSL) a differenza di altri Paesi dove la copertura è, per es., del 90% in Francia e del 95% nel Regno Unito. Per adesso la banda larga come “servizio universale” non è contemplata né dalla legislazione italiana né da quella europea. …Noi attendiamo…

Elena135

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