Cari soci,
prima di proseguire con nuovi post credo sia giusto che anche sul nostro blog resti traccia della tragedia che ha colpito l’Abruzzo, in modo creare un prima e un dopo.
Ho aspettato prima di scrivere perché nei giorni scorsi sono stata travolta –come tutti credo –dal susseguirsi di notizie, polemiche, immagini di dolore e quant’altro. Bisognava lasciar decantare tutto prima di dire due parole, le meno fuori luogo possibile.
SPERO in un maggiore impegno sulla prevenzione e gestione dei disastri causati dalle calamità naturali. Ecco, è tutto qui quello che mi sento di dire.
La terra non ci è nemica, ma ha le sue leggi, di fronte alle quali noi siamo impotenti e confusi, fino a provare terrore e assoluta insicurezza se sotto la sua crosta qualcosa di terribile sembra animarsi. Io sono un’ex terremotata. Per fortuna, nel
Il terremoto in Abruzzo resterà, per chi non c’era, una data e un orario da ricordare e poi, tutto tornerà come prima. E’ fisiologico sia così. Forse qualche pensiero ci rimarrà nella testa. Uno potrebbe essere che quando la terra trema, trema per tutti, annulla le differenze e, dove non recide i legami umani, li può rafforzare.
Elena135
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