sabato 11 aprile 2009

CHE VOLTO HA IL TERREMOTO?




Cari soci,

prima di proseguire con nuovi post credo sia giusto che anche sul nostro blog resti traccia della tragedia che ha colpito l’Abruzzo, in modo creare un prima e un dopo.

Ho aspettato prima di scrivere perché nei giorni scorsi sono stata travolta –come tutti credo –dal susseguirsi di notizie, polemiche, immagini di dolore e quant’altro. Bisognava lasciar decantare tutto prima di dire due parole, le meno fuori luogo possibile.

SPERO in un maggiore impegno sulla prevenzione e gestione dei disastri causati dalle calamità naturali. Ecco, è tutto qui quello che mi sento di dire.

La terra non ci è nemica, ma ha le sue leggi, di fronte alle quali noi siamo impotenti e confusi, fino a provare terrore e assoluta insicurezza se sotto la sua crosta qualcosa di terribile sembra animarsi. Io sono un’ex terremotata. Per fortuna, nel 1976 in Friuli, la mia casa subì pochi danni, ma non scorderò mai la paura di scoprire, in un momento imprevedibile, che volto poteva mai avere quel terribile mostro che abitava nel cuore della terra e che si muoveva sotto i miei piedi. La paura, quindi, di prendere sonno, di “distarmi” da uno stato di vigilanza dentro i luoghi chiusi… Chi, da bambino, ha vissuto quell’esperienza mi capirà (tra i nostri soci c’è qualcuno originario della Campania?), chi non l’ha vissuta può facilmente immaginare cosa sia l’angoscia degli abruzzesi in questo momento.

Il terremoto in Abruzzo resterà, per chi non c’era, una data e un orario da ricordare e poi, tutto tornerà come prima. E’ fisiologico sia così. Forse qualche pensiero ci rimarrà nella testa. Uno potrebbe essere che quando la terra trema, trema per tutti, annulla le differenze e, dove non recide i legami umani, li può rafforzare.

Elena135

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