domenica 30 novembre 2008

Convegno nazionale delle Banche del Tempo


Sabato 29 e domenica 30 novembre, a Settimo Torinese, si sono riunite le Banche del Tempo di tutt'Italia. Dalla Sicilia alla Lombardia, in tantissimi hanno affrontato un lungo viaggio per poter essere presenti almeno un giorno a questo convegno.
Io ho partecipato nella giornata di sabato. Gli interventi sono stati molto interessanti, soprattutto quelli dei due ospiti internazionali, rappresentanti delle banche del tempo di Spagna e Regno Unito.
Con la Spagna è stato firmato il 9 ottobre 2008 un protocollo d'intesa, che lega le associazioni dei due paesi favorendo lo scambio internazionale. La proposta avanzata dall'associazione nazionale e che sta prendendo pian piano piede è quella di un protocollo d'intesa firmato dagli enti locali, (Comuni, Province e Regioni), nel quale gli stessi si impegnano a costituire un Coordinamento Nazionale Enti Locali per il sostegno e la promozione delle Banche del Tempo. Finora hanno aderito 4 regioni (Lazio, Liguria, Piemonte, Puglia), 4 province (Milano, Rimini, Roma, Torino) e 26 città. A Modena abbiamo fatto la proposta all'assessora Arletti.
Uno degli obiettivi dell'associazione nazionale è quello di far entrare la Bdt nelle scuole, come proposta di nuove esperienze e di progettualità: educare i ragazzi fin da piccoli all'idea che tutti siamo portatori di bisogni e di risorse. Abituarli ad essere propositivi. Tuttavia questa è ancora una sfida, in quanto finora in nessuna città d'Italia si è riusciti ad arrivare a far nascere un'associazione indipendente in una scuola. E' fondamentale, chiaramente, perché questo avvenga, che ci siano insegnanti e presidi che riescano a vedere le potenzialità del progetto BdT e questo non è scontato. Diversa è la situazione in Spagna e in Gran Bretagna. In particolare in Spagna si stanno sperimentando 4 progetti diversi di banca del tempo nelle scuole. Città come Barcellona non hanno paura di investire in progetti come questi perché hanno ben compreso la filosofia della BdT e sanno che il lavoro di oggi serve a costruire una società migliore domani. Una società incentrata sulla solidarietà e sulla reciprocità, piuttosto che sull'individualismo e il consumismo sfrenato. Quanto mi piacerebbe che a Modena fossimo pionieri in questo! Ma ci vogliono forze, ci vogliono persone che si dedichino a questo progetto. Io sono fiduciosa.
L'associazione nazionale delle BbdT ha anche istituito la "Giornata delle Banche del Tempo", che quest'anno è stata il 18 ottobre. L'associazione ha voluto dare un tema alla giornata, il tema di quest'anno è stato: " E' tempo di quote rosa in laboratorio". Cosa vuol dire? Dovete sapere che i farmaci in commercio vengono testati su persone di sesso maschile e del peso di 80 kg. Gravidanza, variazioni ormonali e altri parametri tipici fanno del sesso femminile un indicatore inaffidabile nelle valutazione dei profili delle nuove molecole. Quindi quando una ragazza di 18 anni prende una compressa per il mal di testa, prende un farmaco che è adeguato a un uomo di 80 kg. Un trend che va cambiato, affinché si evidenzino gli effetti avversi e le differenze di efficacia tra i due sessi prima dell'immissione in commercio del farmaco.
Concludo segnalando il sito dell'associazione nazionale, per chi volesse tenersi aggiornato sulle iniziative: http://www.bdtitalia.altervista.org/

Rita Loccisano, Presidente BdT di Modena

1 commento:

  1. Davvero non sapevo che l'esperienza delle Banche del Tempo fosse così estesa. Buono a sapersi, anche perchè queste notizie rafforzano l'impegno.
    Elena

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