mercoledì 2 luglio 2014

Il Tempo e la Fiducia


Il primo giorno alla Banca del Tempo è un po’ come il primo giorno di scuola: si entra intimiditi, chiedendo informazioni, si trovano persone cordiali che ci aprono un mondo nuovo, parlandoci di concetti che sono un po’ fuori dall’ordinario.

Possiamo offrire dei servizi in cambio di tempo e riceverne in cambio di tempo: e fin qui il cervello ce la fa. Ma quando ci dicono che se abbiamo il conto in rosso, va bene lo stesso e possiamo comunque chiedere, li il neurone si blocca.
Ma come, abbiamo il conto in rosso e possiamo comunque “comprare” servizi?
Com’è possibile?

E’ possibile perché la Banca del Tempo fa il lavoro che le Banche normali non fanno più: riconosce il valore delle Persone in quanto tali, della Solidarietà e soprattutto ha Fiducia nei suoi soci.
Quindi un socio non si valuta dal numero di ore in attivo, ma dal suo Potenziale, dal fatto che comunque, anche se ancora non ha avuto occasione di “lavorare” per gli altri, sicuramente lo farà in futuro. Infatti i servizi che gli altri potranno svolgere per lui, come l’acqua su una piantina, faranno crescere il suo potenziale, lo faranno conoscere e gli daranno la possibilità di interagire con gli altri.

La prima cosa quindi che vi si chiede di investire, quando entrate alla Banca del tempo, è proprio la Fiducia: Fiducia che nessuno vi rimprovererà se andate in rosso, Fiducia nelle nuove persone che incontrate e fate entrare nelle vostre case, come amici e compagni di viaggio, che intravedono lo stesso orizzonte nuovo che si apre davanti a voi.

Con la stessa Fiducia, se siete in difficoltà perché ancora non siete riusciti ad esprimere il vostro potenziale, potete contattare i facilitatori degli scambi: magari in questo momento non serve una specifica cosa che avete offerto, ma ne potrebbe servire un’altra che sapete fare.

Se riflettete bene sul funzionamento di tutto questo, è rivoluzionario! Come sarebbe la Vita, se andando in banca a chiedere un prestito, l’impiegato vi conoscesse e vi desse Fiducia, credendo nel vostro potenziale e nella vostra onestà, permettendovi così di creare una vostra attività, utile agli altri?
Oppure, se ritenendo che la vostra idea non serva in quel momento, ve ne suggerisse un’altra, che è disposto a finanziare?
La banca potrebbe farlo perché tutti i soci, sulla Fiducia, depositano li i loro averi, che quindi non si esauriscono. In un sistema in cui si investe su Fiducia e Potenziali, con al centro l’Essere Umano, in quanto tale, non c’è la paura di essere deprivati o derubati e quindi non c’è neanche l’interesse di alcuno di essere disonesto e non restituire quanto gli è stato prestato.

Non ci insegna forse la Psicologia del Profondo, che tutte le deviazioni umane dal cammino della rettitudine, nascono da deprivazioni e violenze subite da bambini?

Ecco allora che la Banca del Tempo, funzionando con una moneta che è fuori dai nostri schemi mentali, ci permette di vedere come potrebbe essere il mondo, se non ci lasciassimo guidare dalle paure. In fondo cosa ci importerebbe di conservare i soldi, se ci venissero comunque dati alloggio, cibo, vestiti e non ci perseguitasse equitalia?

In quest’ottica, la Banca del Tempo nel suo piccolo, diventa un’importante Esperienza Umana Correttiva.

Allora, Buona Estate a tutti nel Tempo e nella Fiducia.



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